La miglior difesa è sempre l’attacco. Ed in questo caso, per la Salernitana, mai motto fu più appropriato. Perché se la squadra granata viaggia con il vento in poppa ed ha staccato di ben sei punti la terza nel girone B di seconda categoria, il merito maggiore va alla premiata ditta Ginestra-Guazzo. Sono loro i bomber di questa squadra che con l’avvento di Perrone hanno segnato davvero tanto. 34 gol in diciassette gare sono un fiore all’occhiello ma va detto che nelle prime tre gare di campionato, gestione Galderisi, già funzionavano bene le cose in attacco. Cinque gol ai quali vanno aggiunti anche i due che la squadra, con Perrone in panchina, mise a segno contro l’Arzanese. E se ricordate bene fu un… guizzo di Guazzo a pochi minuti dal termine a fissare il pareggio definitivo. Da allora in poi la squadra, in attacco, è stata la più prolifica di tutte le altre compagini. Certo realizzare 27 gol non è cosa da poco perché avere in squadra due giocatori come quelli che ha la Salernitana nel reparto offensivo rappresenta davvero il massimo per la categoria. Pochi, forse, scommettevano sulle qualità in attacco di Guazzo anche se il piemontese di gol ne ha fatti sempre nel corso della sua carriera. Ciro Ginestra, invece, è arrivato con l’appellativo di <grande bomber>. Nelle squadre in cui ha militato il <cobra> ha lasciato inequivocabilmente il suo <segno>. Lo ricordano tanto a Sorrento perché con i suoi gol, in prima divisione, è riuscito l’anno scorso a fare mirabilie ed a trascinare lontano la navicella rossonera. Partito lui…il vuoto. Lo hanno scaricato troppo in fretta ed ora pagano le conseguenze. La Salernitana, invece, che ha la fortuna di averlo se lo tiene ben stretto. Anzi. La società granata allontana le <sirene> che ci sono all’orizzonte e che vorrebbero il <cobra> ad un passo da una grande di prima divisione. <Ginestra è nostro e ce lo teniamo ben stretto> hanno detto dalla società. E crediamo che questa risposta sia la cosa più logica perché un calciatore come Ginestra fa comodo in seconda divisione ma anche in prima, la prossima stagione, con la Salernitana sarà ancora un protagonista. Qualche perplessità sulla difesa c’è. Almeno vedendo lo <score> dei gol subiti. Ci sono troppe amnesie e qualche gol di troppo la capolista l’ha preso. Anche se sono state reti non determinanti ma concedere spazio, ad esempio, al Fondi qualche settimana fa, squadra questa ultima in classifica dall’inizio del campionato e prendere due gol sul vantaggio di tre gol non è certamente da Salernitana. L’esempio calzante sulla squadra allenata da Nicola Provenza fa passare in second’ordine anche altre gare, ultima quella giocata contro il Teramo. Quando la squadra di Perrone si sente appagata abbassa la guardia. Ed i 20 gol incassati in diciassette gare di campionato certamente non sono pochi. C’è un però. Undici la squadra li ha preso nelle prima quattro gare. Poi con il ritorno di Perrone, che è un perfezionista, di gol in tredici gare la squadra ne ha incassati solo nove. Ultima annotazione sui tifosi. Media pubblico in nove gare all’Arechi. oltre 4500. Se non è un record poco di manca. Parliamo sempre di un campionato di seconda divisione che presenta alti e bassi. Però teniamoci bene questa media di presenze all’Arechi. Ce le invidiano anche in serie B. Pensate che nel <boxing day> di serie B, ieri pomeriggio, 26 dicembre, giorno di Santo Stefano ci sono state gare del campionato cadetto che hanno visto la presenza sugli spalti di poco più di duemila spettatori. Ed in alcuni casi le società di B hanno abbassato i prezzi in maniera consistente. Eppure gli spettatori diminuiscono ma siamo convinti che con la Salernitana, il prossimo anno, come tutti auspicano in prima divisione una impennata sulle presenze allo stadio ci sarà sicuramente. Con grande gioia del presidente Lotito.
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